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Io sono. Diario anticonformista di tutte le volte che ho cambiato pelle.

Io sono. Diario anticonformista di tutte le volte che ho cambiato pelle.
Harper Collins italia 2018
Per tutta l'infanzia faccio solo tre cose: vado a scuola, mangio, gioco (o vedo giocare) a qualche sport che preveda una palla. [...]
A questi, possiamo aggiungere anche due momenti di fascinazione per le arti delle mazzate volanti. [...]
Il resto rappresenta sprazzi di memoria, una sorta di opera impressionista composta da: otto tonnellate di ragù, polpette, lasagne, sartù di riso, bocconcini di ogni tipo, struffoli di Carnevale e pane di Picarelli (frazione di Avellino). Il pane ha poi tutta una sua poetica e un sottouniverso declinabile in: pane col sugo, pane con la mozzarella, pane coi pomodori, pane con le melanzane sottolio, pane da solo, pane per la scarpetta, pane e marmellata, pane e Nutella, pane vecchio nel caffellatte e il disperato pane con la mela.
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Acciaio

Correvano, la bionda e la mora, nel mare. Si sentivano frugare dagli occhi maschili. Era quello che volevano, essere guardate. Non c'era un perché preciso. Giocavano, si vedeva, ma facevano anche sul serio.
La mora e la bionda. Loro due, sempre e solo loro due. Quando uscivano dall'acqua si tenevano per mano come i fidanzati. E al bagno del bar entravano insieme. Sfilavano su e giù per la spiaggia, voltandosi prima una poi l'altra quando ricevevano un apprezzamento. Te la facevano pesare, la loro bellezza. La usavano con violenza. E se Anna, ogni tanto, ti salutava anche se eri sfigata, Francesca non salutava mai, non sorrideva mai. Tranne ad Anna.L'estate del 2001, nessuno la può dimenticare. Anche il crollo delle Torri fu, in fondo, per Anna e Francesca, parte dell'orgasmo che provarono nello scoprire che il loro corpo stava cambiando.
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Ciao Giovanni, sei nella finale settimanale del mese di aprile, scegli da lunedì 16 aprile a domenica 22 aprile, 10righe che più ti piacciono, riportando qui il link scelto.
Lun, 16/04/2018 - 17:00- accedi o registrati per inviare commenti
L'ombra del vento

Quando terminai di leggere il manoscritto di Nuria Manfort si
Stava già facendo giorno. Quella era la mia storia. La nostra
Storia. Nei passi perduti di Carax riconobbi le orme dei miei,
ormai irrecuperabili. Mi misi a camminare avanti e indietro
per la stanza come un animale in gabbia. Ero spossato, ma no-
nostante i miei rimorsi e le mie incertezze non intendevo più
sottrarmi alle conseguenze delle mie azioni. Mi infilai il cap-
potto, misi il manoscritto in una tasca interna e uscii. Faceva
freddo e nevicava. Il cielo si disfaceva in lacrime pigre di luceQuando terminai di leggere il manoscritto di Nuria Manfort si stava già facendo giorno. Quella era la mia storia. La nostra storia. Nei passi perduti di Carax riconobbi le orme dei miei, ormai irrecuperabili. Mi misi a camminare avanti e indietro per la stanza come un animale in g
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Ciao Argiovan58, sei nella classifica del mese di aprile, 10righe scelte dalla redazione.
Mer, 11/04/2018 - 17:45- accedi o registrati per inviare commenti
L'arte ormai perduta del dolce far niente

L'arte ormai perduta del dolce far niente
Tradotto da Federica Di Lella e Francesca Scala
66thand2nd 2016
Non so perché ma da un po' di tempo, soprattutto di notte, sono tormentato da un'idea. Ho l'impressione che, a forza di moltiplicare gli oggetti inutili e di dare un peso smisurato all'apparenza, la nostra società si stia allontanando dalla vita in sé. Borges racconta che l'astuto Ulisse, di ritorno dal suo lungo errare nel Mediterraneo, dove ha visto splendidi regni e provato piaceri sublimi, scoppia a piangere quando scorge la sua "Itaca umile e verde". Il fatto è che è impossibile sradicare dal cuore di un uomo la sua infanzia, i suoi sogni, il suo cielo stellato e la sua luna piena. Ogni uomo, chiunque sia, nasconde dentro di sé questi tesori. Ricchezze inesauribili che non appartengono a nessuno e che vengono alla luce solo in situazioni estreme.
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Carte in tavola

- Ah, ah! Vi ho fatto stupire, vero? - disse il signor Shaitana. - Caro, carissimo amico, voi e io consideriamo tutto ciò da due punti di vista completamente opposti! Per voi il delitto costituisce una materia di lavoro abituale: un assassinio, un'indagine, un indizio, e, in conclusione (perché siete indubbiamente capace nella vostra professione), un arresto. Queste banalità non potrebbero mai interessarmi! Non perdo il mio tempo con gli esemplari più modesti in ogni campo! E un assassino che viene scoperto non può che essere necessariamente considerato un fallito nel suo genere. E' una persona di secondo ordine. No, io considero la faccenda da un punto di vista artistico. Faccio collezione soltanto di quel che c'è di meglio!
- Quel che c'è di meglio? - domandò Poirot.
- Caro amico, certo... quelli che l'hanno fatta franca!
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Ciao Giovanni, sei nella finale settimanale del mese di aprile, scegli da lunedì 9 aprile a domenica 15 aprile, 10righe che più ti piacciono, riportando qui il link scelto.
Mer, 11/04/2018 - 17:42- accedi o registrati per inviare commenti
Attesa sul mare

Sul mare ci si sente orfani, il navigante si strugge per tutto ciò che ha lasciato e ricompone i conflitti che a terra dividevano il male dal bene. Si scende in una specie di grande valle, si entra in contatto con l'universo e i messaggi che arrivano da terra sembrano quelli di una cattedrale evanescente. Si getta sul mare uno sguardo che ha sempre qualcosa di perduto. L'uomo di terraferma crede che il marinaio sia felice di andare, non sa che è intessuto di angoscia e sogni e che gli sembra di percorrere una via che non conduce a nessun luogo. Per questo si affeziona agli strumenti che gli fanno tenere le rotte e lo porteranno da qualche parte. Il marinaio non arriva mai nel suo, non ha possessi, il suo sguardo anche più attento è sempre muto.
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Ciao sei nella classifica finale del mese di marzo 10 righe scelte da Voi utenti.
Mer, 04/04/2018 - 17:44- accedi o registrati per inviare commenti
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban

“Quindi” riprese Fudge imburrandosi un'altra tartina, “resta da decidere dove passerai le ultime tre settimane di vacanza. Il mio suggerimento è che tu prenda una stanza qui al Paiolo Magico e...”
“Avanti” sbottò Harry, “qual è la punizione che mi aspetta?”
Fudge strizzò gli occhi.
“Punizione?”
“Ho infranto la legge!” disse Harry. “Il Decreto per la Restrizione delle Arti Magiche fra i Minorenni!”
“Oh, caro ragazzo, non vogliamo certo punirti per una cosetta del genere!” esclamò Fudge, agitando impaziente la tartina. “È stato un incidente! Nessuno finisce ad Azkaban solo per aver gonfiato una zia!”
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Non sai quanto sono tentata... ma io ho le prime edizioni, non posso ricomprarmi tutto... o sì?! :D
Dom, 01/04/2018 - 12:01- accedi o registrati per inviare commenti
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Odio sentirmi una vittima

Guardi, quel che mi preme è essere pienamente presente nella mia vita – essere davvero là dove sei, contemporaneo a te stesso nella tua vita, prestare piena attenzione al mondo, che include anche te. Tu non sei il mondo, il mondo non è identico a te, ma tu sei nel mondo e vi presti attenzione. È quel che fa uno scrittore – presta attenzione al mondo. Non condivido affatto l’idea solipsistica secondo cui tutto è nella nostra mente. Non è vero, il mondo esiste davvero, a prescindere dal fatto che tu ci viva o meno.
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Ciao Paola, per Te un libro incentivo come finalista 10 righe scelte dalla redazione del mese di marzo.
Manda i tuoi dati a: libroincentivo@10righedailibri.it
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Ciao Paola, sei nella classifica finale del mese di marzo, 10 righe scelte dalla redazione.
Lun, 26/03/2018 - 16:30- accedi o registrati per inviare commenti
Vivere per scrivere: 40 romanzieri si raccontano

Italo Calvino scrisse un bellissimo libro intitolato Perché leggere i classici. Perché leggerli, ammesso che secondo lei sia obbligatorio?
«Non penso affatto che sia obbligatorio. Da troppe parti ci sentiamo dire quel che ‘dobbiamo’ leggere e ciò distrugge il piacere della lettura. Io preferisco dire alla gente che leggere è divertente, è una godibile e coinvolgente alternativa alla televisione o al cinema. Mentre di solito i critici dei giornali raccomandano di leggere ciò che dovrebbe farci bene, come se la letteratura fosse cibo dietetico e il resto della cultura cioccolata. Se le cose stanno così, non c’è da sorprendersi che sia difficile persuadere la gente a comprare libri. Se uno ‘vuole’ leggere i classici, li legga. Ma se leggerli gli sembra un’agonia, ci rinunci».
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Ciao Giovanni, per Te un libro incentivo come finalista 10 righe scelte da Voi utenti nel mese di marzo.
Manda i tuoi dati a: libroincentivo@10righedailibri.it
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Ciao Giovanni, per Te un libro incentivo come finalista 10 righe della settimana.
Manda i tuoi dati a: libroincentivo@10righedailibri.it
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Ciao Giovanni, sei nella classifica finale del mese di marzo, 10 righe scelte da Voi utenti.
Lun, 26/03/2018 - 16:32- accedi o registrati per inviare commenti
Ciao Giovanni, sei nella classifica settimanale del mese di marzo. Scegli da oggi lunedì 26 marzo a domenica 1 Aprile, 10righe che più ti piacciono, riportando qui nei comemnti il link scelto.
Lun, 26/03/2018 - 16:29- accedi o registrati per inviare commenti
Controvento

Nella casa personalissima in cui abitiamo arriva un tempo in cui non ascoltiamo nessun rumore. Non una voce né sussurro di vento. Siamo seduti su una poltrona o una sedia vicino a una finestra. E forse ricordiamo. Forse rammentiamo. Quante sono le persone con cui abbiamo davvero condiviso qualcosa? Quante quelle di cui ci siamo fidati fino in fondo? Nella casa in cui abitiamo, riusciamo a intravedere qualche volto. Di chi è la voce che non arriva dall’altra stanza? Abbiamo fatto tutto il possibile affinchè le cose non andassero come sono andate? C’è un tempo in cui ci avviciniamo a qualcuno che ci offre ristoro, che ci concede l’opportunità di guardare dalle finestre di una nuova casa e intravedere un nuovo paesaggio.
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Ciao Millesoli, sei nella classifica finale del mese di marzo, 10righe scelte dalla redazione.
Lun, 19/03/2018 - 19:53- accedi o registrati per inviare commenti
Canti

-Ultimo canto di Saffo-
Placida notte, e verecondo raggio
della cadente luna; e tu che spunti
fra la tacita selva in su la rupe,
nunzio del giorno; oh dilettose e care
mentre ignote mi fur l'erinni e il fato,
sembianze agli occhi miei; già non arride
spettacol molle ai disperati affetti.
Noi l'insueto allor gaudio ravviva
quando per l'etra liquido si volve
e per li campi trepidanti il flutto
polveroso de' Noti, e quando il carro,
grave carro di Giove a noi sul capo,
tonando, il tenebroso aere divide.
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Ciao Francesca, sei nella classifica finale del mese di marzo, 10 righe scelte da Voi utenti.
Lun, 19/03/2018 - 19:51- accedi o registrati per inviare commenti
La vita finora

Ci dev'essere una svolta nel tempo, un angolo superato il quale tutto il passato comincia ad apparirti pericolosamente desiderabile. Non sei più selettivo. Sfumano davanti ai tuoi occhi i confini netti, i contrasti di colore fra le stagioni di gioia e pienezza e quelle in cui invece ti sentivi schiacciato da un'infelicità senza scampo. Cominci a rimpiangere tutto , a provare tenerezza per quel te stesso fragile e vulnerabile che fino a poco tempo fa contemplavi con fastidio, come fosse l'incarnazione di una tua identità minore, un incidente di percorso nel cammino che doveva sfociare nel lungo altopiano dell'età matura, con le sue certezze e la sua stabilità illusoria.
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Ciao lafaith75, sei nella classifica settimanale del mese di marzo. Scegli da oggi lunedì 19 marzo a domenica 25 marzo, 10righe che più ti piacciono, riportando qui nei comemnti il link scelto.
Lun, 19/03/2018 - 19:54- accedi o registrati per inviare commenti
Il senso delle cose

Questa libertà di dubitare è fondamentale nella scienza e, credo, in altri campi. C'è voluta una lotta di secoli per conquistarci il diritto del dubbio, all'incertezza: vorrei che non ce ne dimenticassimo e non lasciassimo piano piano cadere la cosa. Come scienziato, conosco il grande pregio di una soddisfacente filosofia dell'ignoranza, e so che una tale filosofia rende possibile il progresso, frutto della libertà di pensiero. E come scienziato sento la responsabilità di proclamare il valore di questa libertà, e di insegnare che il dubbio non deve essere temuto, ma accolto volentieri in quanto possibilità di nuove potenzialità per gli esseri umani. Se non siamo sicuri, e lo sappiamo, abbiamo una chance di migliorare la situazione. Chiedo la stessa libertà per le generazioni future.
Nella scienza il dubbio è chiaramente un valore.
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Ciao Francesca, sei nella classifica finale settimanale del mese di marzo.
Lun, 19/03/2018 - 19:57- accedi o registrati per inviare commenti
Dura Madre

Michele all'inizio non ebbe reazioni, era totalmente assurdo quanto gli stava succedendo che non ebbe la forza di dire niente. Passò qualche secondo prima che chiedesse a mia madre...
«Perché?»
«Lo sai perché»
«No, non lo so»
«Per quello che dice la gente»
«E cosa dice la gente?»
«Che sei amicato, dice. E se la gente parla…»
«Che cosa... Io… Maddalena...»
«È inutile che fai storie con me... Queste cose a casa mia non devono succedere... Io neanche il sospetto accetto»
Era una pietra tombale...
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Ciao Argiovan58, sei nella classifica del mese di marzo, 10righe scelte dalla redazione.
Lun, 12/03/2018 - 16:26- accedi o registrati per inviare commenti
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Il Dottor Zivago

Mi è sempre sembrato che ogni concepimento sia immacolato, che in questo dogma riguardante la Madonna si esprima l'idea universale della maternità.
"In ogni donna che genera si trova lo stesso senso di solitudine, di abbandono, di disposizione solo verso se stessa. L'uomo ormai, in questo particolare momento, rimane estraneo, come se in nessun modo fosse stato partecipe e tutto fosse caduto dal cielo.
"La donna mette al mondo da sola la propria creatura, si ritira solo con essa su un altro piano dell'esistenza, dove c'è silenzio e si può tenere senza paura una culla.
E sola, in silenziosa umiltà, la nutre e la cresce."
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Emma, è la copertina originale dell'edizione del 1959? :)
Gio, 08/03/2018 - 15:12- accedi o registrati per inviare commenti
Il Dottor Zivago

"Quella notte, ragazzina delle ultime classi del ginnasio, con la divisa color caffè, nella penombra della stanza d'albergo, tu eri esattamente la stessa di oggi e, come oggi, bella da togliere il respiro.
"spesso, poi, nella vita, ho tentato di dare un nome a quella luce d'incanto che lasciasti cadere allora su di me, a quel raggio che gradualmente si spegneva, a quel suono che moriva, cose che mi hanno accompagnato per tutta l'esistenza e sono divenute la chiave della mia conoscenza di tutto il resto del mondo, grazie a te.
"Quando tu, ombra in divisa di scolara, uscisti dall'oscurità della camera dell'albergo, io, ragazzo, senza sapere chi eri,compresi quanta forza fosse nel dolore che si sprigionava da te. "Questa ragazza magrolina e fragile è carica di tutta la femminilità pensabile al mondo, come di una corrente elettrica...
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Amabili resti

Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973. Negli anni Settanta, le fotografie delle ragazzine scomparse pubblicate sui giornali mi somigliavano quasi tutte: razza bianca, capelli castano topo. Questo era prima che le foto di bambini e adolescenti di ogni razza, maschi e femmine, apparissero stampate sui cartoni del latte o infilate nelle cassette della posta. Era quando ancora la gente non pensava che cose simili potessero accadere.
Nel diario delle medie avevo ricopiato un verso di un poeta spagnolo, Juan Ramón Jiménez; era stata mia sorella a farmelo conoscere. "Se vi danno un foglio squadrato, scriveteci sopra dall'altro lato".
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grande romanzo e ottimo film
https://it.wikipedia.org/wiki/Amabili_resti_(film)
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bel romanzo e ottimo film
https://it.wikipedia.org/wiki/Amabili_resti_(film)
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Ciao Giovanni, sei nella classifica settimanale del mese di marzo. Scegli da oggi lunedì 12 marzo a domenica 18 marzo, 10righe che più ti piacciono, riportando qui nei comemnti il link scelto.
Lun, 12/03/2018 - 16:24- accedi o registrati per inviare commenti
Storia di un corpo

Storia di un corpo
Tradotto da Yasmina Melaouah
Feltrinelli (collana Universale economica) 2012
La prima cosa che si legge sui nostri volti quando siamo in società è il desiderio di far parte del gruppo, l’insopprimibile bisogno di esserci. Questo si può senz’altro attribuire all’educazione, al gregarismo, alla debolezza di carattere…ma io la vedo più come una reazione arcaica alla solitudine ontologica, un moto istintivo del corpo che si aggrega al corpo comune, rifiuta istintivamente la solitudine dell’esilio, fosse anche solo per la durata di una conversazione superficiale. Quando osservo tutti noi nei luoghi pubblici dove conversiamo –salotti, giardini, brasseries, corridoi, metropolitana, ascensori -, ciò che più mi colpisce nei movimenti del nostro corpo è questa propensione a dire sì. Fa di noi una banda di uccelli che annuiscono meccanicamente: Sì, sì, fanno i piccioni che camminano fianco a fianco.
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metterei anche un altro asterisco a queste righe ! le merita secondo me
Mer, 07/03/2018 - 15:09- accedi o registrati per inviare commenti
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Lettera a un bambino mai nato

Non piangere, mamma: io mi rendo conto che facevi questo anche per amore, per prepararmi a non cedere il giorno in cui l'orrore di esistere mi avrebbe investito. Non é vero che non credi all'amore, mamma. Ci credi tanto da straziarti perché ne vedi così poco, e perché quello che vedi non é mai perfetto. Tu sei fatta d'amore. Ma é sufficiente credere all'amore se non si crede alla vita? Non appena compresi che tu non credevi alla vita, che facevi uno sforzo ad abitarci e portare me ad abitarci, io mi permisi la prima e l'ultima scelta: rifiutar di nascere, negarti per la seconda volta la luna... Ormai potevo, mamma. Il mio pensiero non era più il tuo pensiero: ne possedevo uno mio.
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Ciao ferdy41,sei nella finale di marzo 10righe della settimana. Scegli 10righe che più ti piacciono partendo da oggi lunedì 5 marzo a domenica 11 marzo . Riportando qui nei commenti il link.
Lun, 05/03/2018 - 13:13- accedi o registrati per inviare commenti
Bouvard e Pécuchet

...Ognuno , ascoltando l'altro, riscopriva qualcosa di sé che aveva scordato.E per quanto l'età in cui si è facili a commuoversi fosse trascorsa per entrambi, provavano un piacere nuovo a stare insieme, una specie di appagamento : l'incanto dell'amicizia al suo sbocciare. Più volte s'erano alzati da sedere, avevano fatto insieme la strada della diga chiusa a monte a quella a valle, erano tornati a sedersi, col proposito ogni volta di separarsi, ma senza mai risolvervisi, come prigionieri d'un incantesimo.
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Grazie!
Mar, 17/04/2018 - 14:31Ciao Oliva sei nella finale del mese di aprile, 10righe scelte da Voi tutenti.
Lun, 16/04/2018 - 17:03