Con le mie Converse, tempestate di minuscoli brillantini, calpesto foglie ingiallite, rami secchi e ricci vuoti, mentre le macchine sfrecciano veloci sul viale.
Il pomeriggio lascia il posto alla sera, e la nuova luce sfuma i contorni di ogni cosa fino a rendere tutto un’indefinita macchia scura. Una folata di vento solleva il tappeto di foglie dorato, e io rimpiango di non avere addosso qualcosa di più pesante, ora che la temperatura sta scendendo.
Lentamente avanzo verso casa, lasciandomi alle spalle il pomeriggio trascorso con Giulia. Abbiamo studiato matematica per la prima interrogazione del quadrimestre, ho la testa piena zeppa di formule algebriche e penso che tra poco esploderà. Leggi le prime 16 pagine pdf del libro.